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Edifici intelligenti

Ristrutturazione ed edifici intelligenti: l’Unione Europea modifica la direttiva 2010/31/UE

L’Unione Europea approverà entro poche settimane, dopo un’analisi finale, le modifiche alla Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia: ampio spazio a ristrutturazioni ed edifici intelligenti per ottenere maggiore efficienza energetica e raggiungere gli obiettivi stabiliti per il 2030 (aumento dell’efficienza energetica in Unione Europea del 30% tra il 2026 ed il 2030, decarbonizzazione al 2050).

Le revisioni proposte, dopo mesi di dibattito ed approvazioni intermedie, aggiornano la direttiva 2010/31/UE tenendo conto degli sviluppi tecnologici degli ultimi anni.

Ristrutturazione ed edifici intelligenti

L’aggiornamento della direttiva ha come obiettivo principale quello di ridurre il consumo energetico degli edifici dell’Unione Europea che attualmente rappresenta il 40% del consumo energetico totale. L’UE spinge, dunque, sulla riqualificazione del parco immobiliare esistente e sulla costruzione di edifici NZEB (ad energia quasi zero) affiancando alle indicazioni già in vigore nuove direttive che riguardano:

    • tecnologie intelligenti (domotica, impianti ad alta efficienza energetica, Internet of Things, eccetera);
    • integrazione delle energie rinnovabili;

Gli edifici dovranno essere dotati di sistemi di automazione e controllo entro il 2025, solo se ritenuto tecnicamente ed economicamente praticabile. A questo proposito la Commissione Europea svilupperà un indicatore della preparazione all’edilizia intelligente, che consentirà di valutare la capacità degli edifici di adeguare il proprio funzionamento alle esigenze degli occupanti (abitanti, inquilini, condòmini). Usufruire o meno dell’indicatore sarà su base volontaria.

Obiettivi

Le nuove leggi, che gli Stati Membri dell’UE dovranno recepire entro 20 mesi dall’approvazione delle modifiche alla Direttiva, si pongono come obiettivi maggior:

    • velocità,
    • qualità,
    • ed efficacia

della ristrutturazione edilizia.

I Paesi UE dovranno, quindi, stabilire delle strategie di ristrutturazione a lungo termine per indirizzare gli investimenti nella riqualificazione energetica, nelle costruzioni NZEB, e nell’ottenere un parco immobiliare altamente efficiente e decarbonizzato entro il 2050. Ai Paesi Membri anche i compiti di:

    • coinvolgere le PMI;
    • concentrarsi sugli edifici meno performanti;
    • ridurre il rischio percepito dagli investitori in merito alle operazioni di efficienza energetica.

Elettromobilità

Le modifiche alla Direttiva 2010/31/UE stabiliranno anche importanti misure che favoriranno l’elettromobilità: negli edifici non residenziali, nuovi o sottoposti ad interventi di profonda riqualificazione e ristrutturazione, dovrà essere installato almeno un punto di ricarica per le auto elettriche e si dovranno predisporre infrastrutture di canalizzazione per l’installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici in almeno un posto auto su cinque.

A stabilire, invece, i requisiti di installazione (punti di ricarica e infrastrutture di canalizzazione) per gli edifici non residenziali con più di venti posti auto, saranno i singoli  Stati Membri (entro il 2025).

Banche dati sul rendimento energetico

Ogni Stato membro potrà ricorrere su base volontaria ad una banca dati sul rendimento energetico che comprenderà, al suo interno, gli edifici pubblici per i quali è stato rilasciato l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). I dati saranno disponibili in forma anonima, solo per finalità di ricerca e per il proprietario dell’immobile.

Ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento

Le modifiche alla Direttiva andranno a semplificare anche le ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento: ogni Stato membro dell’UE potrà definire misure e frequenza delle ispezioni. La soglia uniforme per tutte le ispezioni sarà di 70kW. Uno studio di fattibilità stabilirà in seguito se e come introdurre l’ispezione per i sistemi di ventilazione autonomi.

Per semplificare il processo di miglioramento dell’efficienza energetica e razionalizzare i costi delle ispezioni verranno predisposte alternative efficaci come le consulenze.

Infine, per saperne di più sui nostri servizi dedicati agli edifici intelligenti ed alla riqualificazione degli edifici esistenti ti suggeriamo di consultare le pagine dedicate alla nostra Divisione ESCo.

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