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Consigli per comprare casa: 8 errori da non fare quando si acquista

comprare casa budget per l arredamento
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Consigli per comprare casa: 8 errori da non fare quando si acquista

Volete comprare casa e molti sono i dubbi che vi assalgono. Come farò a trovare quella giusta? Me ne pentirò negli anni? Avrò controllato tutto prima di prendere la decisione definitiva? Sono molte le cose da tenere in considerazione. Ma se seguirete queste semplici regole sarete certi di aver evitato tutti gli errori più comuni nello scegliere la propria abitazione.

Comprare casa: gli 8 errori più frequenti

1. Escludere dal budget i soldi per i mobili

Vi siete dati un budget e la casa ci rientra giusta giusta: un affare! Attenzione però a sottovalutare il costo del mobilio che certamente è infinitamente minore rispetto a quello dell’abitazione, ma può incidere comunque molto sulle vostre tasche. Meglio valutare un tetto massimo di spesa che includa anche l’arredamento!

2. Scegliere un mutuo con scadenze lunghe

Quando si fa un mutuo il prezzo della casa viene negli anni maggiorato dagli interessi. Attenti a non accettare mutui troppo lunghi, altrimenti gli interessi, seppur dilazionati nel tempo, andranno a costituire un costo aggiuntivo sproporzionato rispetto alla casa acquistata.

3. Non chiedere preventivamente l'ammontare della caparra

La caparra è una somma di denaro che va versata alla firma del contratto: meglio informarsi prima per essere certi di avere a disposizione l’intera somma.

4. Disinteressarsi della zona

La casa è stupenda, proprio come piace a voi, quindi perché non prenderla subito? Attenzione, perché la vostra vita non sarà limitata a quelle quattro mura. Rumori forti, servizi lontani, vicini chiassosi, o viabilità caotica possono incidere negativamente sul vostro benessere, quindi meglio informarsi preventivamente sui pro e i contro della zona prima di comprare casa.

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5. Non visionare prima il regolamento condominiale

Volete comprare casa e poi scoprite che non potete portare il vostro fidato compagno a quattro zampe oppure che i vostri bambini sono costretti a rispettare orari di silenzio che fanno invidia a una casa di riposo. Per quanto l’appartamento possa essere quello dei vostri sogni, meglio sapere subito se sono previste regole che non siete disposti ad osservare.

6. Sottovalutare la classe energetica

Una casa è un investimento per il futuro e le spese necessarie per mantenerla vanno valutate tanto quanto quella per acquistarla. Non vale la pena di firmare un contratto che definireste “un affare” se poi dovrete passare la vita a fare i conti con bollette da capogiro per una pessima efficienza energetica.

comprare casa informarsi sulla classe energetica

7. Non controllare se gli impianti sono a norma

Vi siete appena sistemati nella vostra nuova casa, pensate che le spese siano finalmente finite e scoprite che l’impianto elettrico è completamente da rifare perché fuori norma. È un lavoro che non può essere evitato, ma se solo l’aveste saputo prima di comprare casa non avreste dovuto mettere mano al portafoglio per questa spesa imprevista.

8. Lasciarsi trasportare emotivamente

Nella scelta di un’abitazione sono tanti i fattori che intervengono e non si tratta solo di elementi materiali come il prezzo, il numero delle stanze o la tranquillità della zona. È inevitabile lasciarsi trasportare un po’ dalle emozioni, ma attenti perché in caso di scelta troppo avventata rischiate di pentirvene per anni. Meglio riflettere qualche giorno in più piuttosto che prendere una decisione avventata.

Nonostante ciò, la casa è il luogo dove trascorrerete la vostra vita condividendola con i vostri cari. Quindi lasciate che il pensiero di viverci vi emozioni e se la sentirete vostra ancor prima di averla comprata, allora sarà quella giusta.

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Se stai pensando di acquistare una casa o un appartamento a Treviso e provincia ti suggeriamo di consultare le nostre proposte in vendita, nella sezione dedicata all’interno del sito.

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Ristrutturazione e riqualificazione: una nuova vita per gli edifici

ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti
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Ristrutturazione e riqualificazione: una nuova vita per gli edifici

Un edificio ormai datato può essere ristrutturato fino a poter essere paragonato ad uno di nuova costruzione? Gli edifici storici possono subire riqualificazioni energetiche?

Ebbene sì, i lavori di ristrutturazione e riqualificazione oggi permettono di riportare allo splendore anche la palazzina più vecchia. E non solo: sta avendo molto successo anche il recupero di edifici di valore storico. La riqualificazione in questo caso può essere fatta nel pieno rispetto del patrimonio architettonico, riuscendo a coniugare efficienza energetica, miglioramento sismico e restauro.

Ma come funzionano?

Le 8 fasi della riqualificazione

La riqualificazione di un edificio presuppone un lavoro diviso in diverse fasi che coniugano molte tecniche e competenze diverse.

Dall’acquisizione dei dati, alla progettazione fino alla realizzazione effettiva dei lavori, ogni step deve essere affrontato con gli strumenti giusti e le competenze adeguate, in modo da garantire la buona riuscita della riqualificazione.

1. Rilievo dell'architettura

Il rilievo dell’architettura è la raccolta di informazioni necessarie a consentire la riqualificazione. Possono essere utilizzate diverse tecniche:

    • Ripresa fotogrammetrica, cioè tramite una camera stereometrica che produce fotografie stereo misurabili nelle tre dimensioni.
    • Ripresa digitale, cioè tramite laser-scanner 3D che scansiona a acquisisce in modo autonomo le coordinate spaziali di milioni di punti 3D.
ristrutturazione e riqualificazione

2. Modellazione BIM

Il BIM è un metodo di progettazione collaborativo dove si possono rappresentare in digitale le caratteristiche fisiche funzionali del progetto. In questo modo si integrano in un unico modello 3D le informazioni utili in ogni fase della progettazione.

ristrutturazione e riqualificazione

3. Diagnosi energetica e sismica con formulazione degli scenari di riqualificazione

A questo punto si dispone di tutti i dati necessari per eseguire una diagnosi energetica.

La diagnosi energetica è una proceduta che permette di determinare il consumo energetico e individuare inefficienze e criticità del sistema edificio-impianto. Da essa si determina le O.R.E, cioè gli interventi che garantiscono Opportunità di Risparmio Energetico.

Si procede inoltre con la diagnostica strutturale per la vulnerabilità sismica: uno strumento fondamentale per determinare il rischio sismico di un edificio. La diagnosi dell’edificio si basa sull’analisi del rischio statico, antisismico e, più in generale, della sicurezza dell’edificio, in funzione della tipologia costruttiva e dello stato di conservazione dell’edificio stesso.

4. Simulazione termo-energetica dinamica degli scenari di riqualificazione

Per determinare i benefici della riqualificazione energetica è necessario quantificare il risparmio di energia.

Con software di simulazione dinamica è possibile eseguire bilanci termici estremamente precisi su base oraria e lavorare simulando delle condizioni molto simili a quelle reali.

5. Selezione e realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica

Una volta determinate le proposte di interventi occorre individuare quelle ottimali per il caso specifico in base alla fattibilità tecnica ed economica.

Gli interventi possono riguardare sia l’involucro attraverso l’isolamento termico, sia gli impianti con la sostituzione di impianti obsoleti con nuove tecnologie.

L’obiettivo di questi interventi è, dove possibile, riqualificare gli edifici fino a farli rientrare nella categoria degli NZEB (Edifici ad energia quasi zero).

6. Recupero degli incentivi per gli interventi realizzati

Con il contributo di una ESCo si possono valorizzare economicamente gli interventi effettuati attraverso incentivi di varia natura:

7. Contratto EPC - Energy Performance Contract

Infine è possibile stipulare un Contratto EPC – Energy Performance Contract, ossia un accordo tra committente dei lavori e un’apposita tipologia di società chiamata ESCo (Energy Service Company) che tiene conto del miglioramento energetico, sismico e strutturale dell’edificio e viene ripagata dei costi che sostiene in base all’efficientamento energetico effettivamente ottenuto. Il contratto EPC ha una durata pluriennale ed in fase di studio diagnosi vengono delineati degli scenari di risparmio energetico, che a loro volta si traducono in risparmio economico e dunque nella remunerazione della ESCo che ha effettuato gli interventi e gestisce i contratti energetici.

La ESCo si rende responsabile della conduzione e della manutenzione dell’impianto primario, fornitore di servizi e garante del livello di consumo energetico certificato.

8. Facility Management

Il Facility Management è caratterizzato da tre aspetti: quello strategico, che permette di valutare ogni decisione relativa alla politica di gestione e reperimento dei servizi; quello analitico, relativo alla comprensione delle necessità dei clienti interni; e quello gestionale-operativo che riguarda il coordinamento di tutti i servizi intesi complessivamente.

Tra le attività previste nel campo del Facility Management troviamo: l’assistenza e la gestione degli impianti elettrici, idrici, fognari, di condizionamento e di illuminazione.

Se sei interessato a saperne di più sui nostri servizi dedicati alla riqualificazione degli edifici esistenti ti suggeriamo di consultare le pagine dedicate alla nostra Divisione ESCo.

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Seminario “Il finanziamento degli interventi pubblici di riqualificazione energetica e sismica degli edifici”

Riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti
Riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti

Seminario “Il finanziamento degli interventi pubblici di riqualificazione energetica e sismica degli edifici”

EDILVI parteciperà all’incontro:

Il finanziamento degli interventi pubblici di riqualificazione energetica e sismica degli edifici

che si terrà lunedì 20 febbraio 2017 dalle ore 14.15 presso l’auditorium della Cittadella dell’edilizia in via Banchina dell’Azoto, 15, Marghera (VE).

In quest’occasione il Geom. Diego Pavan, amministratore delegato di Edilvi Spa, spiegherà il ruolo delle ESCo negli interventi di riqualificazione energetica e sismica degli immobili pubblici.

L’incontro è organizzato da Ance Veneto, con il patrocinio di

    • Dipartimento di Ingegneria Civile Edile ed Ambientale dell’Università di Padova
    • ISI – Ingegneria Sismica Italiana

Il seminario è il primo di un ciclo di incontri dedicati al tema della sicurezza sismica del patrimonio immobiliare, nuovo ed esistente, e alla prevenzione del rischio sismico.

Il ciclo di incontri è rivolto ai proprietari, o gestori di immobili, alle aziende, alle imprese edili, ai professionisti e alle Amministrazioni Pubbliche che, a diverso titolo, sono coinvolti negli interventi di nuova costruzione o di riqualificazione energetica e sismica di edifici esistenti.

Come partecipare

La partecipazione al seminario è gratuita e subordinata all’iscrizione mediante compilazione e restituzione della scheda di adesione.

La scheda compilata deve essere inviata alla Segreteria di Ance Veneto:

fax: 049.8765560 – email: info@anceveneto.it

entro e non oltre giovedì 16/02/2017

Riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti

Il programma

ore 14,15
Registrazione partecipanti

ore 14,30
Saluti e introduzione lavori

ore 14.50
Ing. Stefano Talato – Direzione Lavori Pubblici – Regione Veneto
Le azioni regionali per la messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici

ore 15,10
Dott. Giuliano Vendrame – Unità Organizzativa Energia – Regione Veneto
Il finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici – il “Conto Termico 2.0”

ore 15.30
Ing. Romain Bocognani – Direzione Affari Economici e Centro Studi ANCE
Le opportunità nazionali e europee di finanziamento per la riqualificazione energetica e il miglioramento antisismico degli edifici pubblici

ore 16,00
Ing. Massimiliano Mattiazzo – Libero Professionista – Consulente PA
Il contratto EPC e le procedure di selezione della ESCo

ore 16.30
Geom. Diego Pavan – Presidente EDILVI – Divisione ESCo
Il ruolo delle ESCo negli interventi di riqualificazione strutturale ed energetica degli immobili pubblici

ore 17.00
Fine lavori

Conduce i lavori: Prof. Ing. Roberto Scotta – Dipartimento ICEA – Università di Padova

Fiera Io Casa – Treviso 11-12 e 18-19 febbraio

fiera io casa 2017 logo
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Fiera Io Casa – Treviso 11-12 e 18-19 febbraio

Sabato e domenica 11-12 e 18-19 febbraio 2017 Edilvi presenta Casa Smart Plus, alla fiera Io Casa di Treviso.
Vieni a conoscere la casa ad energia quasi zero che puoi progettare e costruire come vuoi tu. Una casa progettata nel rispetto delle più recenti normative sul risparmio energetico (NZEB).

Novità di quest'anno: la domotica

Controllo delle luci, regolazione della temperatura, gestione dell’impianto di sorveglianza e delle tende: durante la fiera potrai provare tu stesso attraverso uno smartphone le potenzialità della domotica di EDILVI.

Ci trovi allo stand A27-31 sabato e domenica 11-12 e 18-19 febbraio.

Nuovi contributi alle PMI per diagnosi energetica e SGE

contributi alle PMI
contributi alle PMI

Nuovi contributi alle PMI per diagnosi energetica e SGE

Il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’ambiente hanno approvato lo scorso 21 dicembre il decreto interministeriale per l’efficienza energetica ed i conseguenti contributi alle PMI.

Il bando prevede programmi per l’incentivazione della diagnosi energetica o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia ISO 5001 (SGE). In entrambi i casi i contributi a fondo perduto contribuiranno al massimo per il 50% dell’investimento.

I contributi alle PMI

In particolare per le diagnosi energetiche è previsto un incentivo massimo pari a € 5.000, mentre per i sistemi di gestione di energia di € 10.000 a fronte di un investimento massimo rispettivamente di € 10.000 e € 20.000.

Per usufruire di questo contributo le PMI dovranno presentare domanda secondo le direttive della propria Regione o Provincia.

Contributi alle PMI: le Regioni e le province interessate

Attualmente sono 11 le regioni o provincie autonome italiane in cui questo contributo è disponibile. Ciascuna di esse ha a disposizione un importo massimo assegnato dal MISE, come riportato nella cartina.
contributi alle PMI distribuzione

Fonte: Mise

Incentivi Conto Termico 2.0: istruzioni per l’uso

incentivi conto termico 2.0
incentivi conto termico 2.0

Incentivi Conto Termico 2.0: istruzioni per l’uso

Il Conto Termico 2.0 è un nuovo regime di incentivi che premia chi interviene su un edificio installando apparecchi di ultima generazione che garantiscono basse emissioni e alti rendimenti energetici. Sono a disposizione in totale 900 milioni di euro all’anno di cui 700 per i privati e 200 per la pubblica amministrazione.

Quali sono gli interventi per cui è valido il Conto Termico 2.0?

In generale si tratta di sostituzione di vecchi impianti con nuove tecnologie che producono energia da fonti rinnovabili o di interventi di efficientamento che riducono il consumo di energia.

Fanno parte degli interventi ammessi dagli incentivi Conto Termico 2.0:

    • trasformazione in edifici ad energia quasi zero (NZEB);
    • sostituzione sistemi per l’illuminazione;
    • installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti;
    • isolamento termico;
    • sostituzione di infissi;
    • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento;
    • installazione di impianti a pompa di calore;
    • installazione di impianti a biomassa.

Ma quanto si risparmia?

Per la maggior parte degli interventi l’incentivo previsto è del 40%. Sale però al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e al 55% se all’isolamento è aggiunta l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale. Si arriva infine al 65% con la trasformazione dell’immobile in un edificio a energia quasi zero (NZEB).

Inoltre le spese sostenute per la diagnosi energetica necessaria per alcuni di questi interventi sono incentivate al 50%per i privati e al 100% per le pubbliche amministrazioni.

Come si ottiene l’incentivo?

Per informazioni più dettagliate visita la nostra pagina dedicata al Conto Termico 2.0

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Sette semplici regole per avere una casa calda in inverno

Consigli per mantenere la casa calda d'inverno
Consigli per mantenere la casa calda d'inverno

Sette semplici regole per avere una casa calda d'inverno

L’inverno è arrivato e in ogni casa è stato acceso il riscaldamento anche se costi per avere una casa calda sono spesso molto alti. Per ottimizzare al meglio il consumo energetico domestico sarebbe necessario provvedere a interventi di efficientamento che non sempre sono alla portata di tutti.

Ma risparmiare e vivere in un ambiente caldo è possibile. Ecco qualche piccolo accorgimento a costo zero per ottimizzare i consumi e trascorrere un inverno sereno e confortevole

1. Non coprire le fonti di calore

Utilizzare tende pesanti e lunghe fino al pavimento oppure coprire termosifoni e altre fonti di calore con mobiletti a incasso può ridurre drasticamente la circolazione del calore in casa. Durante la stagione invernale conviene quindi investire in tende corte e leggere e liberare gli spazi davanti ai caloriferi. Questa è un’accortezza che può far risparmiare fino al 40% della spesa per il riscaldamento.
Ma risparmiare e vivere in un ambiente caldo è possibile. Ecco qualche piccolo accorgimento a costo zero per ottimizzare i consumi e trascorrere un inverno sereno e confortevole

2. Tampona gli spifferi

In edifici non recenti, magari con vecchi infissi, è inevitabile che ci sia qualche spiffero che fa entrare aria fredda da porte e finestre. Per mantenere la casa calda è sufficiente tamponare queste fessure con profili adesivi e ferma spifferi in tessuto.
Per intervenire in modo profondo può essere utile valutare un’analisi delle dispersioni termiche tramite termografia.

3. Spegni il riscaldamento di notte

Di notte meglio usare una coperta in più e spegnere il riscaldamento, magari impostando un timer per riaccenderlo un paio d’ore prima di alzarsi. Stare a letto permette di dormire in modo confortevole con una temperatura interna di 16°C. In caso di ambienti particolarmente freddi di notte è consigliabile quindi regolare il termostato su una temperatura non superiore.

4. Cambia l'aria al mattino

Per mantenere un ambiente sano è fondamentale cambiare quotidianamente l’aria in casa. Tuttavia per fare ciò non occorre molto tempo e soprattutto è controproducente lasciare le finestre socchiuse per molte ore. Meglio spalancarle tutte in modo da creare una corrente d’aria che crei un ricircolo veloce, sufficiente a risanare l’ambiente ma non a raffreddare muri e oggetti interni. Possono bastare solamente 10 minuti, meglio se al mattino prima di cominciare la giornata, quando il riscaldamento è ancora spento.

Consigli per mantenere la casa calda d'inverno

5. Fai entrare la luce naturale

Anche se è inverno la luce del sole può aiutare a riscaldare l’ambiente. Inoltre le case luminose non sono solo belle, ma danno a chi ci abita una sensazione di confort e calore.
Per sfruttare al meglio questa caratteristica della luce anche nelle ore notturne può essere conveniente valutare la sostituzione dell’illuminazione di casa con LED a basso consumo.

Consigli per mantenere la casa calda d'inverno

6. Abbassa le tapparelle e chiudi le persiane quando fa buio

Non appena il sole tramonta è però importante chiudere le persiane o abbassare le tapparelle. Quando dall’esterno non può più arrivare luce è necessario limitare la dispersione del calore attraverso le finestre per mantenere la casa calda.

Consigli per mantenere la casa calda d'inverno

7. Chiudi le porte delle stanze che non usi

Ogni casa ha qualche ambiente che non viene usato quasi mai, un ripostiglio o una camera degli ospiti sempre vuota. Chiudere la porta di queste stanze evita di far circolare l’aria calda e fredda e aiuta a mantenere una temperatura più alta negli ambienti casalinghi veramente vissuti.

Ecco perché il 2017 sarà l’anno delle riqualificazioni

Riqualificazioni energetiche e sismiche edifici esistenti
Riqualificazioni energetiche e sismiche edifici esistenti

Ecco perchè il 2017 sarà l’anno delle riqualificazioni

Sulla scia dell’ottimo rendimento del Conto Termico 2.0 il 2017 si prospetta un anno importante per la riqualificazione energetica. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Economia e delle Finanze stanno infatti lavorando sulla possibilità di ampliare maggiormente gli incentivi per l’anno venturo.

Risparmio economico e salute per l’ambiente

È giunto il momento quindi di abbandonare vecchie caldaie e stufe obsolete e ristrutturare quell’edificio costruito negli anni ‘70. Gli interventi possibili sono molteplici:

    • sostituzione degli impianti di riscaldamento;
    • migliorare l′isolamento termico;
    • installazione di tecnologie per la Building Automation.

Duplice vantaggio

Da una parte un vantaggio economico, dall’altra il contributo ad un futuro ecosostenibile: le nuove tecnologie all’avanguardia promosse dalla campagna di ecobonus e bonus ristrutturazioni garantiscono un rendimento energetico nettamente superiore alle tecnologie precedenti, azzerando gli sprechi ed aumentando le prestazioni.
L’attenzione più grande però è giustamente quella data all’ambiente. Grazie al sistema di incentivi per la riqualificazione energetica il Governo si augura di dare una grossa spinta ad un rinnovamento che permetterà di fare enormi passi avanti nella strada verso un mondo ecosostenibile.

Il valore degli incentivi 2017

Con il 2016 gli incentivi sono arrivati a coprire dal 40% al 65% delle spese di riqualificazione energetica. Questo ha permesso a privati, aziende e PA di investire in un settore che sembrava ormai da troppo tempo fermo. Gli ottimi dati fanno quindi sperare per il 2017 un anno ancora più ricco di bonus da parte del governo.

Tutto da definire, ma già si ipotizza che il recupero delle agevolazioni passi da 10 a 5 anni. Inoltre si propone di alzare il tetto massimo di rimborso all’80% nei casi in cui la riqualificazione coinvolga l’intero edificio.

Cambieranno, inoltre, molto probabilmente le modalità di accesso agli incentivi che si ispireranno alle nuove detrazioni per l’adeguamento sismico.

Quel che è certo insomma è che Mit e Mef non vogliono interrompere questa virtuosa ascesa delle riqualificazioni energetiche.

Fonte: http://www.ediltecnico.it/49462/detrazioni-ecobonus-e-ristrutturazioni-2017-sconto-in-5-anni-fino-a-80/

Riqualificazioni energetiche e sismiche edifici esistenti

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Industria 4.0: efficienza energetica per le PMI

Edifici NZEB
Edifici NZEB

Industria 4.0: efficienza energetica per le PMI

Formazione, identificazione di aree di eccellenza e diffusione della cultura digitale. Questi i nuclei cardine di quello che è stato definito dal Governo il futuro delle aziende in Italia: l’Industria 4.0.

Le azioni necessarie per costruire un sistema industriale competitivo e all’avanguardia si traducono quindi in una nuova gestione delle aziende. La Smart Factory prenderà piede e il digitale avrà un ruolo primario nell’organizzazione di ogni elemento costitutivo dell’azienda.

Il ruolo dell'energia

In questa nuova visione delle imprese, ossia l’Industria 4.0, sembra ovvio quanto necessario passare attraverso sistemi energetici altrettanto avanzati. L’efficienza energetica ricopre infatti un ruolo talmente importante che si configura come un passo imprescindibile per lo sviluppo del business.

La strada verso l’efficienza energetica nell’Industria 4.0

Sostenibilità ed efficienza energetica nelle PMI si raggiungono attraverso un percorso fatto di ricerca e innovazione. Oggi nuove tecnologie permettono infatti di diagnosticare i consumi in modo estremamente preciso e di monitorarli nel tempo.

È possibile valutare ogni singolo elemento del bilancio energetico e capire così dove intervenire per migliorare le prestazioni e diminuire i costi attraverso interventi di efficientamento mirati. Si tratta di interventi che possono far guadagnare molto al bilancio aziendale a fronte di investimenti che si ripagano in pochi anni e che spesso possono essere agevolati da incentivi statali.

Industria 4.0 management

Le Regioni per l’efficienza energetica delle PMI

Le Regioni Piemonte e Lombardia hanno pubblicato per l’autunno 2016 un bando per finanziare interventi di efficientamento delle imprese. Grazie a questi bandi è previsto il rimborso 50% delle spese per la realizzazione di diagnosi energetiche o di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. Sulla scia di queste prime agevolazioni si aspetta che anche altre regioni promuovano incentivi per le aziende del proprio territorio.

incentivi

Verso l’Industria 4.0: gli incentivi in atto

Non sono solo le Regioni a rendersi conti dell’importanza dell’efficienza energetica per le PMI e per un futuro sostenibile. Sono molti gli interventi per cui sono previsti incentivi statali di varia entità al fine di aiutare le imprese ad affrontare le necessarie spese iniziali. Con il Conto Termico 2.0 per esempio è possibile usufruire di sgravi fino al 65% per interventi di vario genere. Sono compresi l’installazione di tecnologie per l’energia rinnovabile, per il Building Automation e gli interventi di isolamento termico.

Per maggiori informazioni leggi il Piano Nazionale Industria 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico.

Edilvi a “Imprese di costruzioni e nuovi modelli di business”

Imprese di costruzioni
Imprese di costruzioni

Edilvi a "Imprese di costruzioni e nuovi modelli di business"

Martedì 15 novembre il Geom. Diego Pavan, Amministratore di EDILVI Spa, è ospite come relatore al convegno di Ance Veneto Civiltà di Cantiere

Imprese di costruzione e nuovi modelli di business

Un appuntamento in cui si discute di quali siano oggi i nuovi modelli di business per le imprese edili. Sotto la guida di Alfredo Martini, Direttore di EST/Civiltà di Cantiere, i relatori discutono di aspetti gestionali e organizzativi, risorse e modalità di acquisizione, con particolare attenzione al marketing ed alle nuove opportunità fornite dalla digitalizzazione.

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